Dopo i colloqui di Watteville del febbraio 2013 tra i Consiglieri federali, i presidenti di partito e i presidenti dei gruppi, la maggioranza delle forze politiche presenti in Consiglio federale vuole anticipare I’armonizzazione dell’età di riferimento per donne e uomini a 65 anni e introdurre un meccanismo d’intervento supplementare o porre un freno all’indebitamento dell’AVS. … mehr
Dopo i colloqui di Watteville del febbraio 2013 tra i Consiglieri federali, i presidenti di partito e i presidenti dei gruppi, la maggioranza delle forze politiche presenti in Consiglio federale vuole anticipare I’armonizzazione dell’età di riferimento per donne e uomini a 65 anni e introdurre un meccanismo d’intervento supplementare o porre un freno all’indebitamento dell’AVS.
Per il CSA, tutto ciò è difficile da capire, in particolare in quanto il Consiglio federale intende pre-cisare le sue intenzioni la prossima estate.
Cosa dovrebbe apportare un esame anticipato di questi due controversi punti delle riforme? Così facendo, non solo la discussione sull’adeguamento del tasso di conversione all’attuale realtà delsecondo pilastro è accantonata, ma è addirittura respinta.
Ciò significherebbe rendere gli interventi sull’AVS meno urgenti. Dopo iI fallimento di due revini dell’AVS e il voto sull’adeguamento del tasso di conversione largamente rifiutato dal popolo, I’esame del progetto di riforme del Consiglio federale sul tema "Previdenza per la vecchiaia 2020" sarebbe dubbioso e a rischio.
E’ stato dimostrato che la riforma della previdenza per la vecchiaia è prima di tutto una ques-tione di fiducia. Per questo motivo il CSA sostiene I’approccio prudente del Consiglio federale, con una visione globale relativa ai tre pilastri della previdenza per la vecchiaia, e, di conseguenza, respinge iI preventivo esame di elementi singoli del pacchetto delle riforme.
Consiglio svizzero degli anziani