Congresso d’autunno del Consiglio svizzero degli anziani: La solidarietà non deve essere diluita

Una persona su cinque che ha raggiunto l’età pensionabile vive in povertà o è a rischio di povertà. Si tratta di oltre 350’000 persone in Svizzera. In qualità di “Voce degli anziani”, il Consiglio svizzero degli anziani ha analizzato i motivi di questa difficile situazione in occasione del Congresso d’autunno a Bienna e le possibilità di miglioramento.

 

Cause per situazioni di vita precarie

Secondo il professor Carlo Knöpfel, professore alla Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale, le due principali preoccupazioni sono lo sviluppo dell’AVS e i costi sanitari in costante aumento. Circa il 12,5% dei pensionati riceve prestazioni complementari all’AVS, principalmente donne sole. Molti esitano (troppo a lungo) prima di richiedere infine le prestazioni complementari. Hanno poche prospettive per il futuro, il che spiega perché la loro aspettativa di vita è molto più bassa di quella degli anziani facoltosi. L’oratore avanza varie proposte di riforma per migliorare tali situazioni: adeguamento dell’AVS, indennità supplementari imposte automaticamente (ad esempio, in seguito alla dichiarazione fiscale), esenzione fiscale del minimo vitale, sussidi e indennità per i casi psicosociali, indennità per i familiari che curano e assistono anziani pensionati.

 

Le possibilità del governo federale

Thomas Vollmer dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) offre una panoramica sulle misure federali per combattere la vulnerabilità nella vecchiaia e sulla ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni. Le prestazioni complementari all’AVS, regolamentate a livello federale, svolgono qui un ruolo importante. Il loro compito principale è quello di garantire il sostentamento delle persone che percepiscono una rendita AVS e non sono in grado di coprire il proprio sostentamento con mezzi propri. Singoli Cantoni forniscono prestazioni integrative in caso di necessità. Inoltre, la Confederazione sostiene con aiuti finanziari a organizzazioni per anziani delle misure materiali atte a promuovere l’autonomia e l’autodeterminazione specialmente delle persone anziane vulnerabili (consulenza sociale, corsi, offerte di aiuti). La Confederazione svolge un ruolo sussidiario nel settore dell’aiuto alla vecchiata. La competenza primaria è dei Cantoni. Attualmente è in corso uno studio dell’UFAS per rilevare le misure adottate dai Cantoni nell’ambito dell’aiuto alla vecchiaia.

 

Il contributo della politica

Alla tavola rotonda, le Consigliere nazionali Bea Heim (SP, Soletta) e Ruth Humbel (CVP, Argovia), nonché il Consigliere di Stato Pierre-Alain Schnegg (Berna), hanno fornito i punti di vista della politica. Essi hanno convenuto la necessità di aumentare l’AVS, di alleggerire i premi dell’assicurazione malattie e di introdurre sgravi fiscali per i redditi bassi. Il ritiro di capitale dalla previdenza professionale non dovrebbe più essere possibile.

 

Risoluzione povertà in età avanzata

 

Bea Heim, copresidente del CSA, presenta la risoluzione (vedasi allegato).

Roland Grunder, copresidente del CSA